lunedì

2013 PASSI DI BALLO (happy new year)


Ballare in casa è una cosa che io e Edu facciamo spesso, quando c'è una musica che ci piace automaticamente ci mettiamo in modalità avvicinamento... e in un attimo ci ritroviamo avvinghiati in una ironica danza figurata, mentre Pedro abbaia geloso, e l'acqua della pasta inizia a bollire.
Abbiamo selezionato 20 pezzi, quelli che ci hanno divertito di più, quelli che ci hanno fatto fare il casquet a chiusura.
Questo è il nostro pensiero per voi, per augurarvi un anno pieno di momenti dove ballare, dopotutto basta trovarli !
Qui in basso,  la playlist da scaricare ovviamente free, cliccando l'indirizzo marrone (Hipster domini 2013), poi sulla pagina Sendspace ricliccare sul rettangolo celeste con scritto " Click here...."
...E come diceva la grande Martha Graham "A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e danza!"

Love Ale e Edu
( l'indirizzo è scaduto)



sabato

NATALE PER NOI.



Per noi due che non siamo credenti, il natale è semplicemente la festa della famiglia e famiglia per noi comprende un po tutto, i legami biologici, quelli affettivi ed elettivi.

Ogni anno passiamo la vigilia di natale dai miei e il pranzo del 25 dai suoi.

Le nostre tavolate sono sempre divertenti, rumorose all'insegna della spiritualità umana, terrena...nulla di trascendentale.

Qest'anno con Edu, abbiamo deciso di regalare ricordi, lo so, suona presuntuoso, ma in realtà non è poi un regalo così ambizioso, basta organizzarsi; così abbiamo portato un “Christmas photo set”, il kit comprendeva: un fondale di pailettes bianco 2mt x 2mt, cappelli, parrucche, barbe, maglie e maglioni, tutto a tema natalizio.

Dopo la cena del 24 e il pranzo del 25, invece di restare seduti a giocare a tombola, li abbiamo fatti spostare nei piccoli set allestiti, sorpresi e impreparati all'inizio, i nostri parenti e amici nel giro di cinque minuti, hanno iniziato a scatenarsi davanti l'obbiettivo fotografico.

E' stato un natale bellissimo, un po di tempo passato insieme, per ribadire con amore e allegria, che i valori principali degli abitanti del pianeta terra, dovrebbero essere la fratellanza e la condivisione, immersi in una magnifica atmosfera goliardica e amorevole, avvolti in una energia tangibile e dinamica.

Senza polemica con alcuni dei complicatissimi ortodossi cattolici, che proprio nel periodo natalizio, esternano ed elargiscono parole dure verso le coppie omo e i nostri diritti civili, definendoci una minaccia per la famiglia e per la pace... ecco a loro vorrei ricordare una frase semplice e perfetta,  presumibilmente detta dal loro capo spirituale supremo“Amatevi gli uni e gli altri” e se è valida per dei non credenti come noi, doppiamente dovrebbe valere per loro.

Amare e occuparsi della felicità altrui è un esercizio, a volte anche semplice, a volte basta un sipario di pailettes e una macchina fotografica.

Noi amiamo le nostre famiglie, tutte! Quelle biologiche, quelle affettive e quelle elettive.

Augurandovi un equilibrato e complesso Anno nuovo.... vi postiamo alcune delle foto in questione, specialmente e con orgoglio quelle dei nostri amati genitori.

Ale e Edu


domenica

IL SENSO DI ALE PER IL CIBO. Part II

Eduardo, ieri mattina ha trovato questo minivideo.... e ovviamente contentissimo, ha voluto condividerlo.
Ecco, la prova provata della mia sfiga; Quì ero appena riemerso da dietro i cassonetti e mio marito ha pensato bene, dopo avermi sommariamente soccorso di riprendermi per poi riderci sopra, a me fa tanto "atto di bullismo"
...Ma, forse anche questo è amore

martedì

IL SENSO DI ALE PER IL CIBO.


Me l’ha fatto giurare quasi solennemente dopo avermi tenuto la fronte mentre vomitavo tra due cassonetti al vicolo dietro un ristorante cinese di Chinatown a Singapore, mi disse con tono divertito e un po’ severo, “ Da adesso in poi i ristoranti in vacanza li scelgo io…ok?” e io mentre gli chiedevo un fazzolettino per asciugarmi la bocca, non ho potuto che replicare, “…Ok!”.
Io non mi definirei schizzinoso, piuttosto uno che certe cose proprio non le mangia, la carne deve essere carne, le interiora per me non lo sono, lo stesso vale per il pesce poi il fatto che l’aspetto finale, cioè quello che mi ritrovo nel piatto, non debba ricordare minimamente che prima era un animale vivo, viene da se... e quando Eduardo mi fa notare che ho un approccio poco coraggioso al cibo, gli rispondo che poteva andargli pure peggio, sarei potuto essere un vegano radicale.
Una delle prime volte che si e’ manifestato il mio discutibile senso per il cibo all’estero, e’ stato a Shanghai…davanti ad un localino pieno di prostitute ho sentenziato,” Entriamo qui’ Edu, mi sento che un ristorante pieno di battone e’ l’equivalente di un ristorante pieno di camionisti su una  strada provinciale in Italia”.
Quella sera scelsi io per tutti e due, lasciandomi consigliare dal cameriere, specificando che non mangiavo organi interni. Dopo un po’ mi arrivò un piatto, con quello che in apparenza poteva sembrare del mais, Edu, si trovò nel piatto una miriade di animaletti con zampe e antenne, chiamati letteralmente, blatte di mare, ne mangiò un bel po’, prima di commentare che erano troppo piccanti per definirne il sapore…io invece, dopo avere assaggiato il mais, ho scoperto, che altro non erano che zampe di gallina tagliate a rondelle e quello che credevo una tostatura  interna, altro non erano che  falangette …. quella sera a cena bevvi solo un bicchiere di acqua .
L’ultimo “ Food disaster ” in ordine fu proprio a Singapore, io amo la cucina asiatica, ma forse lei non ama me… a Chinatown  fui attratto da un posticino semideserto, ma con dei tavolini carini carini.. entrati ordinai zuppa di pollo e verdure saltate: Arrivata la zuppa, Edu con le bacchette tirò fuori un pezzo di carne lungo e sottile e disse “…e questo chi lo mangia?” mentre me lo avvicinava alla bocca, riconobbi chiaramente un becco e attaccata di seguito una piccola lingua, seguita da una sottile trachea….beh’, come e’ andata a finire già lo sapete.

venerdì

CONNECTIONS


Sono passate quasi due sattimane da quando è ripartito, l'ultimo periodo ci è andata di lusso, tra riunioni di lavoro che Edu ha avuto a Roma e il mio viaggetto a Dublin, siamo stati ben un mese senza lasciarci, svegliandoci insieme e andando a dormire insieme, lui durante il sonno mi cerca e mi usa come cuscino, quando le braccia mi formicolano e il collo si irrigidisce, lo scanso in malomodo, lui neanche si sveglia, mi risponde con parole confuse, si gira dall'altra parte e dopo una mezz'ora ritorna all'attacco.
Come ti cambia la percezione dell'assenza, questa notte avrei voluto averlo vicino, avrei voluto sentire la sua testa zavorrata sul mio petto e sta notte avrei resistito, non gli avrei detto niente.
  Ci sono quelle notti che sei più vulnerabile alla solitudine, sei più esposto alla tenerezza... mentre cercavo di farmene una ragione, mentre cercavo di prendere sonno,  nel buio, il cellulare si illumina, seguito da un metallico Bip, Edu mi scrive... “ Oggi avrei voluto tornare a casa, aspettarti e chiudere gli occhi con te sul divano, parlare non parlare e addormentarmi al suono del tuo respiro”
Essere emotivamente connessi è un dono che spetta solo a chi sa ascoltare.
Questa notte ho preso il suo pensiero amorevole, l'ho poggiato sulla spalla e ho dormito profondamente.

sabato

AGLI OCCHI DEL PORCO...


S
pesso mi capita di leggere su giornali on-line articoli che riguardano gli omosessuali, tra i più disparati, dall'adozione, al bambino che a sei anni vuole vestirsi solo da femmina, all'ennesimo ragazzo pistato di botte al grido di “frocio di merdaaaa!!!” e puntualmente arrivano i commenti della gente; da quando gli articoli si possono commentare, ognuno prudentemente coperto da anonimato, si sente legittimato ad esporre il proprio pensiero, credendo che se questo sia pubblicato, acquisti automaticamente valore e dignità. E così vai con gli insulti, i luoghi comuni, gente che ribatte e ribatte ancora, ma quello che mi sorprende è sempre dove vanno a finire questi pseudo forum, si finisce a parlare sempre di “scopate contronatura”, è il chiodo fisso, gira che ti rigira, anche se si parla di una ragazza bruciata viva dalla famiglia perché lesbica... il discorso si sposta sempre su le “scopate contronatura”.
Ora vaglielo a spiegare, che ci sono molti omosessuali casti e che restano comunque omosessuali, che fare l'amore (o scopare) è innanzi tutto un atto “creativo” poi “ricreativo” e alla fine “riproduttivo”, che la razza umana ha sterminato migliaia di specie animali e vegetali (quello si che è contronatura, o meglio contro la natura), che visto il sovrappopolamento è chiaro che lo scopo primario dell'uomo non è riprodursi, ma è quello di amare, condividere e cercare di condurre e far condurre agli altri (comprese le altre forme di vita) una esistenza dignitosa e felice.
Il 10% circa dell'umanità nasce omosessuale, ricchi, poveri, bianchi, neri dal nord a sud, dall'est all'ovest, è una costante; anche noi come il resto degli esseri umani, sentiamo l'esigenza di amare e di essere amati. Quello che determina il tipo di accoppiamento è la qualità del sentimento, la qualità dell'amore, mettere il proprio corpo in comunione con un altro e provarne piacere è naturale, sennò non avremmo così tante terminazioni nervose e ricettori del piacere; Ma prova a spiegarglielo a quei "rincalcati"...è proprio vero, agli occhi del porco, tutto è porco!

mercoledì

MA, COME SI PUO' ?

 Ma, come si può?... è questa la domanda che mi faccio quando vengo a conoscenza di storie del genere.
Anna è un ragazza, bella, educata e dai modi gentili, anche lei è italiana e ha scelto di vivere a Dublino ormai da diversi anni.
 Era un pomeriggio di un fine settimana e come spesso accade, con Edu ci trovavamo in un affollato Marks and Spencer  per fare la spesa. E' stato proprio tra i corridoi pieni di cibo e offerte 3x2 che le abbiamo incontrate o meglio le abbiamo scontrate... con il nostro carrello. Anna riconoscendoci subito e con la grazia che la contraddistingue ci diede un un bacio sulla guancia e poi ci presentò finalmente  Eve, la sua teutonica compagna  tedesca "... Tra due giorni ci uniamo civilmente, una cerimonia semplice non abbiamo neanche scritto le promesse, una cosa d'ufficio insomma, le firme e poi un pub con un po di persone"
Sono sorpreso e deluso "Scusa Anna, il giorno della vostra unione,  è un giorno realmente importante, per voi e per i vostri parenti e amici. Le promesse sono fondamentali, sono parole scritte è il vostro impegno morale, il vostro codice di riferimento e tutti gli invitati ne sono testimoni. Celebrare l'amore, mette in circolo l'amore, alla nostra  piangevamo tutti e gli effetti benefici di quella giornata così intensa, ancora sono vivi sopratutto tra i nostri genitori..."  e quì mi interrompo perché Edu mi molla un calcetto e mi riporta alla realtà, evidentemente mentre ero lanciato nei miei voli poetici, mi era sfuggito qualcosa. Gli occhi di Anna sono bassi, Eve le ha messo una mano sulle spalle come per proteggerla "Anna, che succede?" la sua risposta arriva sussurrata e incerta "... Ale, purtroppo la mia famiglia non ci sarà, sono molto religiosi, frequentano la chiesa regolarmente e i loro amici, sono quelli della parrocchia... Così qualche anno fà, quando ho trovato il coraggio di dirgli che ero omosessuale, mi hanno cacciata, mi hanno detto che ho scelto di stare con il diavolo. Non vogliono sapere  più nulla di me, ho cercato più e più volte di parlare con loro,  ma quando capiscono che sono io, dall'altra parte del telefono sento solo un click!. L'ultima volta sono tornata in Italia apposta, gli ho citofonato, si sono affacciati alla finestra e quando mi hanno riconosciuta hanno abbassato la serranda. Nei genitori di Eve ho ritrovato in qualche modo quello che ho perduto"  "...o probabilmente mai ricevuto" aggiunsi con un indelicato tono sarcastico, Edu mi fulminò con lo sguardo, poi per toglierci dall'imbarazzo le salutammo e  proseguimmo verso le casse.
Tornando a casa ero silenzioso, cercavo di capire e forse ero vicino alla soluzione del perchè di una cerimonia così punitiva. Per Anna c'èra poco da festeggiare: il senso di colpa per aver disgregato la famiglia con il suo coming out era un dolore troppo grande, un vuoto troppo presente. Anche se non sono un sociologo è facile intuire il tipo di educazione che Anna ha subito e con la quale continua a fare i conti regolarmente.
Mi girai verso Edu che mi camminava a fianco e sbottai "Ma come si può, togliere amore ed elargire in cambio dolore e frustrazione? Dove va a finire la compassione o quella comprensione profonda e pratica che specialmente un  genitore dovrebbe provare verso i propri figli? Ma quale tipo di dio chiederebbe questo?  Se io credessi, sarei più propenso a credere  in un dio buono che ci ha fatto tutti diversi, proprio perchè tutti attraverso l'amore e le sue sfaccettature avessimo qualcosa da imparare e qualcosa da insegnare... non pensi?"
Edu  sorrise con dolcezza e mi rispose tirandomi un bacio.

Il giorno dopo  ad Anna e Eve mandammo un coloratissimo mazzo di fiori  accompagnato da una lettera, questa: 
Anna e Eve, vi auguriamo che il giorno della vostra unione, sia un immenso arcobaleno, sia un giorno pieno di lacrime di gioia e sorrisi d'amore, sia pieno di abbracci e baci e interminabili brindisi, sia un giorno colmo di promesse, sia l'apertura per una nuova strada, una strada nuova di zecca, dove portare le cose più belle, perchè quelle brutte arriveranno comunque... è soltanto arrendendosi al richiamo sincero dell'amore e della sua infinita bellezza che si contrasta la bruttezza di una società miserabile e bigotta.
... e se vi siamo sembrati troppo Hippy, allora  aggiungiamo anche un sincero ... Peace & Love !
Ale E Edu



lunedì

NONSOLOGAY !

Mi sono rotto le palle già da un bel pezzo, di tutta questa demagogia populista, da italiano mafia, mangiaspaghetti pizza & mandolino. La politica, lo spirito della politica è quello di educare il popolo, di aiutarlo ad adeguarsi ai mutamenti sociali, come è successo per il faticoso voto alle donne, come è successo per il controverso divorzio.
Dopo l'avvento del suddetto è evidente che il matrimonio non riguardava più la chiesa.
"Quello che Dio ha congiunto l’uomo non separi (Mt 19, 3-6)"
Allora mi chiedo...ma di cosa stanno discutendo questi politici italioti in questi giorni? Che il matrimonio civile omo sia possibile introdurlo con questa costituzione è stato ampiamente accertato “La Corte Costituzionale italiana ha affermato, nella sua sentenza n. 138 del 2010, che la decisione relativa ai matrimoni fra persone dello stesso sesso, dipende interamente dalla volontà del Legislatore, non trovando in ciò nessun limite od ostacolo o prescrizione nella nostra Costituzione..” Che le adozioni a coppie dello stesso sesso o a singoli etero e omo, non incida negativamente sul bambino in misura superiore, di quanto avvenga in coppie “normali” è stato empiricamente provato e testimoniato da migliaia di ragazzi/e e da giovani donne e uomini, cresciuti da genitori adottivi e biologici omosessuali.
La politica e i nostri prezzolati politici, hanno il compito di risanare la nostra società, iniziando dai diritti basici, lavoro, famiglia e amore. La crisi si supera estendendo i diritti a tutti i cittadini, si supera sentendosi tutti coesi in una unica direzione.
Basta, chiamarci solo gay...ma chiamateci anche adulti lavoratori italiani.

martedì

L'AMORE RENDE KITCH !


Nel giorno del nostro anniversario ci sono arrivati un valanga di auguri da parenti e amici... ecco cosa e’ cambiato nella mia vita e nella vita di Edu, ora veniamo riconosciuti  come coppia e se vi suona un tantinello conformista, aspettate il resto.

E’un tardo pomeriggio irlandese, cielo nuvoloso e un vento continuo che smuove rumorosamente le fronde degli alberi del back yard,  Edu e’ tornato da poco dal lavoro, gli ho fatto trovare come da copione, champagne rose’ e dopo brindisi e baci e’ il momento di scambiarci i regali.  Lui prende da dietro una tenda un  pacco rettangolare ( lo aveva nascosto in un posto cosi’ ovvio che mi era sfuggito…mi conosce bene il maritino!) , mi dice  con un tono inaspettatamente dolce < buon anniversario amore, spero che ti piaccia >,  scartandolo il cuore mi arriva in gola,  e’ un bellissimo libro con le nostre foto del CivilPartnership, rilegato in un elegante volume prevalentemente con foto in B/N, come si conviene…..ed io, beh, ho letto da qualche parte che il primo anniversario  si chiama Nozze di cotone quindi declinandolo a noi, e’ diventato Civil parnership di cotone; Cosi’ gli ho regalato tre cuscini 50x50, due  con le nostre facce e frasi prese dalle nostre promesse e il terzo e' una fotona stampata, che ritrae noi due abbracciati in un tramonto circondati da stelline gialle con inserito il numero uno all’interno di ciascuna, a Edu sono piaciuti da morire, ed ora fanno bella mostra sul divano del salotto.

L’amore mi rende Kitch, mi fa fare cose che solo qualche anno fa avrei bollato come Robba Coatta, il mio ruolo ufficiale di marito dello sposo mi ha dato la forza di destrutturarmi, trovare quella sicurezza, quel piacere di essere basici ed esposti; Questo e’ valido anche per Eduardo, che per festeggiare, mi ha portato si, in un elegante ristorante a lume di candela,  ma invece di recitare il ruolo della coppia sentimentale, ci siamo fatti fuori due chili di carne, due bottiglie di rosso, contorni, dolce e caffe’…una abbuffata disdicevole e sincera all’insegna del nostro anniversario.
La serata si e’ conclusa a casa sorseggiando romanticamente acqua e bicarbonato…

Ps: qui' sotto la preview del libro che Edu mi ha regalato.

domenica

L'ESIGENZA NEGATA



In Italia si vedono spesso questi video di denuncia, in un paese dove le coppie omosessuali non sono rispettate e trattate come tutte le altre, in un paese dove i diritti ad un omosessuale gli vengono sottratti appena fa coming out, in un paese dove troppi connazionali ci osteggiano, deridono e ridicolizzano, negando così la nostra umana esigenza all'universalità dell'amore di coppia.
Ecco è a questa Italia, Europea solo a parole, che dedico con una punta di sarcasmo, questa  bellissima poesia.

Due
Quando saremo due saremo veglia e sonno,
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
Saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.

Erri De Luca

mercoledì

ERA QUASI UN ANNO FA'...



-->
Il pensare divide, il sentire unisce.             ~ Ezra Pound ~
 

Tra meno di due settimane, io & Edu, festeggeremo il nostro primo anno di unione civile....ed è arrivato già un regalo, che poi un regalo non è.
L''altro giorno sono giunti alcuni mila euro sul nostro conto, “ma chi sarà mai questa persona così generosa ?“, la persona non è una sola, ma tante all'incirca 4.588.252 e sono le persone che compongono lo stato Irlandese; La tassazione ora che siamo uniti è cambiata, è cambiato il nostro status sociale e quindi anche le nostre esigenze.
Edu ha un sogno, un obbiettivo che con il tempo ho imparato ad apprezzare e codividere, il sogno, non è solo quello di poter invecchiare insieme, ma invecchiare in una casa in campagna, tra alberi, animali e pranzi interminabili sotto il pergolato, con parenti e amici, per noi che non siamo particolarmente ricchi, in paesi dove non viene riconosciuta la nostra unione, sarà più complicato e difficoltoso, realizzare il nostro futuro.
La parola civil partnership, come la parola matrimonio, sono parole vuote se non hanno i contenuti, la differenza la fanno i diritti e i doveri trascritti all'interno...questo è chiaro.
Nel frattempo stiamo preparando i nostri regali nel massimo segreto, ogni tanto ci diamo qualche indizio, ma sappiamo sia l'uno che l'altro che sono indizi falsi e forvianti, spero che il mio gli piaccia, anzi ne sono quasi certo.
Per celebrare il nostro primo anno, il 13 settembre inizieremo con un piccolo aperitivo party casalingo con un po' di amici, poi da soli, ceneremo in un ristornate di cui non so nulla, ma conoscendo quanto Eduardo sia Bubbly, sarà quasi sicuramente, uno dei ristoranti più fighetti di Dublino, roba da giacca e cravatta....per fortuna il completo del nostro Union day mi entra ancora.

Io amo questo uomo, io amo quest'uomo, con tutto me stesso .

giovedì

UNA DEMOCRAZIA A DUE TEMPI.

Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso. (K. Blanchard)
Nei giorni scorsi, a Dublin c'è stata la “March for Marriage”, di cosa si tratta è chiaro, una marcia per chiedere il Matrimonio Civile; dopo aver ottenuto la Civil Partenership (C.P.), legalizzata per le coppie dello stesso sesso circa due anni fa.
La comunità lgbt irlandese non è politicizzata ed è molto pragmatica e organizzata nel richiedere diritti e dignità, tanto è vero che il C.P. è divenuto legge (non mi stancherò mai di dirlo) con un governo di destra e a stampo cattolico.
Per me e Edu che abbiamo contratto il C.P.  proprio li, visto che lui lavora proprio li, non ha un significato simbolico, ma realmente lo stato ci riconosce lo status sociale di coppia, con annessi diritti doveri e tassazioni.
Sentendo le interviste del filmato che vi allego, oltre a catturarne la bella energia, ci sono ovviamente genitori di figli gay che auspicano il matrimonio civile,  per poter vedere i loro figli realizzati, anche come genitori adottivi, perché (come ho già detto nel post L'amore necessario) la vera, violenta discriminazione è sull'adozione, come se per una coppia, avere i genitali opposti, fa di loro automaticamente  dei preparati e responsabili “Tutori”.
Dico questo pensando alla realtà Italiana, ai gruppi lgbt che litigano tra di loro, che ideologicamente pretendono da un paese sessista ,profondamente manipolato da una politica machista, il Matrimonio civile.... in questo momento occorre essere pratici e oggettivi. Ovviamente tutti noi omosessuali con una coscienza evoluta, con una consapevolezza dei nostri valori, VOGLIAMO il matrimonio civile e la possibilità di adottare, però penso anche alla fattibilità reale dell'inserimento del matrimonio equalitario nel nostro paese...così strumentalizzato da forze più forti di noi.
Ovviamente il mio pensiero va a quelle famiglie arcobaleno italiane, stanche di aspettare segnali, che puntualemente hanno la durata di un rutto.
Dovremmo prendere esempio dagli Irlandesi, che dopo un periodo di “adattamento sociale”con il Civil Partnership....giustamente ora ricominciano a combattere, a procedere inesorabilmente, forti del primo paletto che già è stato messo e sopratutto forti dell' appoggio di una opinione pubblica, che dopo aver visto amici, parenti e conoscenti unirsi civilmente, è più disincantata e serena, quasi normalizzata, nei confronti dei diritti lgbt, nonostante cardinali e politici continuino con le loro invettive a descriverci come un morbo pericoloso per la famiglia, omettendo volutamente che tutti noi abbiamo dalle famiglie e abbiamo vissuto o viviamo con le nostre famiglie e per la maggiorparte di noi, dalle nostre famiglie siamo anche amati e sostenuti.

LO SGUARDO DELL' UOMO DI VALORE.

Non ci sembrava vero, eravamo a Rodi, un'isola che ti ripristina e accentua tutti sensi, il vento caldo ci portava nelle lingue e nelle narici, profumi antichissimi di mare e rosmarino e ci riempiva gli occhi con i suoi colori sacri, blu lapislazzulo, terra dorata e bianco latte delle rocce, rallegrato da una vegetazione smeraldo.
In questa condizione pensi di essere invulnerabile, pensi che il mondo si esprima solo attraverso l'amore, che l'estetica della vita sia tangibile e assoluta...ma sappiamo che non è solo così.

Dopo un bagno marino in una piccola caletta ricamata da pietre e sabbia, ci eravamo rimessi le canottiere sui corpi ancora bagnati e, presi dai morsi di una fame atavica andammo a mangiare al ristorantino a conduzione familiare che era li di fianco, pochi metri e dal sole totale, passammo ad un fresco  pergolato di cannucciati e rampicanti, prendemmo un tavolo in un posto ventilato e ordinammo, accanto a noi c'era una giovane famiglia, la loro figlia, una piccola peste di quattro anni, iniziò a fare dei teneri dispetti ad Eduardo, così per trarne l'attenzione e così, come spesso accade cominciammo a parlare con i suoi genitori, lui era un medico afroamericano e sua moglie invece era originaria di là, ma vivevano negli States ed erano in vacanza anche per portare la figlia dai nonni, visto che il papà era malato di cuore e non prendeva aerei, insomma chiacchiere per passare il tempo, e poi lui, David, era divertentissimo nel descrivere il suo incontro con i genitori di Dafne (la moglie), lui così americano e standard completamente disorientato e ammirato dalle  dinamiche familiari della moglie. 
Tra insalate, birre, calamari e gente gradevole e aperta, io  e Edu eravamo nel giardino terrestre...ma ecco arrivare gli Orchi, si manifestarono sotto forma di due uomini palestrati, uno con una enorme svastica tatuata sulla spalla, inserita in un contesto di decorazioni celtiche, un altro sul pettorale definito e depilato, aveva tatuato il logo di “Alba dorata”... Ecco, ne avevamo tutti sentito parlare, io su youtube avevo visto anche il filmato dove un loro deputato, ospitato in una trasmissione aveva preso a schiaffi una anziana donna dello schieramento avversario, il loro motto è “fuori gli immigrati, gli ebrei, i negri e naturalmente gli omosessuali” .La loro presenza aveva buttato tutti i presenti nel cattivo umore, il proprietario si fece serissimo e invece di mandare il cameriere arabo a prendere le ordinazioni, ci andò lui; Loro sapevano il potere annichilente che esercitavano su tutti noi, i loro sguardi erano fieri, spavaldi pieni di assolute certezze, sguardi autoreferenziati e narcisisti, davano occhiate che ti dicevano <Che cazzo guardi!?> occhi che tra loro si sostenevano, senza dubbi....solo certezze, erano ben consci che la democrazia, che loro disprezzano tanto, giocava a loro favore, in un mondo ideale loro non esisterebbero, in un mondo ideale i loro genitori avrebbero concepito atri essere umani... non loro. 
Solo con la loro arrogante presenza avevano insultato me e Eduardo in quanto gay, David, in quanto nero, sua figlia, la moglie e il cameriere ventenne.
Il malessere di questa breve esperienza rischiava seriamente di compromettere la nostra vacanza appena iniziata, andando via da li mi sentivo frustrato e arrabbiato e anche Eduardo si era stranito, abbiamo cercato di parlarne con razionalità, metabolizzarne gli effetti dando la colpa alla crisi in cui riversa la Grecia, ma niente quelli per me restavano... degli omofobi, razzisti e violenti, con il mito tribale del maschio alfa.

Quella sera abbiamo avuto la risposta...
Ci trovavamo a cena in un tipico ristorante a Rodos vecchia, la sala era quasi vuota, stanco e assonnato stavo vedendo il menù, quando ecco arrivare il proprietario, <Sono Costas...Italiani?> Ci osserva, il suo sguardo era dolce e aperto, occhi  coraggiosi e umili,  poi con semplice empatia umana ci diede il benvenuto <  italiani, turchi, greci, cristiani, mussulmani ed ebrei, siamo tutti fratelli, bisogna vivere tutti insieme e bene> .
 Durante la cena   quell'uomo bizzarro, aveva  chiaramente capito che stavamo insieme, divertito e positivamente sorpreso,  indicando le nostre fedi, ci chiese se eravamo sposati tra di noi, alla nostra replica affermativa, rispose sorridendo in un italiano approssimativo < l'amore è la bellezza del mondo>
...Pagato il conto, prima di uscire, ci regalò una bottiglia di vino... <Così, per festeggiare la vostra vacanza >


"Se incontri un uomo di valore, cerca di rassomigliargli. Se incontri un uomo mediocre, cerca i suoi difetti in te stesso".
      Confucio



Penso che ci saranno sempre persone mediocri, l'umanità ne è piena....loro sceglieranno sempre di odiare e discriminare, ma esiste un esercito di persone comuni, aperte e generose, che pur non colpendo per primi, con le loro azioni, le loro parole e... i loro sguardi comprensivi,  argineranno costantemente l' orrenda armata delle Tenebre.




martedì

CREDO NELLE FAVOLE....

 In questi giorni  che la politica italiana sta dando il peggio di se per quanto riguarda la questione “Diritti civili anche per gli omosessuali”,  ho deciso di non parlarne; non parlare dello squalificante gioco all’ inciucio che si sta perpetrando nella mia retrograda e amata Italia, in qualche modo mi sono arreso, avranno i miei soldi per le tasse, ma non avranno la mia ulcera.

Voglio raccontarvi invece una storia d’amore, che una volta tanto non e’ la mia.

Non sempre il posto dove nasciamo, sara’ lo stesso dove vivremo o moriremo questo e’ certo.  Miriam e’ nata in un paesino campano, qualche anno fa ha sentito una irrefrenabile esigenza, quella di andarsene, lasciare il fidanzato, lasciare la stanzetta  dove era cresciuta e dove aveva  scritto la tesi che l’ha portata a laurearsi con successo... lasciare gli amati genitori.
 E cosi’ una mattina qualsiasi, come succeede nelle favole, ha preso un aereo e con il cuore pieno di lacrime e’ venuta a Dublino, per cambiare aria, per cercare quel qualcosa che allora era ancora sfocato e misterioso, per darsi una possibilita'. A Dublino ( per altri puo’ essere Messina o Los Angeles) ha trovato piccoli lavoretti, Miriam, lo ha capito da subito che doveva adattarsi e con il sorriso e la buona volonta’ e’ diventata indipendente e responsabile. I mesi passavano e una coscenza sempre piu’ complessa e pressante, soffiava nell'anima di Miriam e fu cosi' che mentre stava servendo ai tavoli del ristorante dove lavorava,  comprese  che era giunto il momento….non sarebbe stato un evento epico, ma semplicemnte “un momento”.
Quanti momenti, piccole consapevolezze, minuscule fratture con il passato abbiamo vissuto? ...Niente di traumatico, ma sono quei  "momenti",  le piccole svolte che detrminano la verita’ della nostra esistenza…. E cosi’ in un giorno piovoso come tanti a Dublino, seduti ad un caffe’ bevendo te caldo e wysky, lei fece coming out, letteralmente venne fuori e non solo lei, anche il sole che fino a pochi minuti prima se ne era stato nascosto dietro le nuvole, irruppe nel locale e illumino' il tavolo, i bicchieri e riempi' di caldi riflessi aranciati gli occhi lucidi e preoccupati di Miriam….. “ io sono stata sempre lesbica, l’ho sempre saputo……e mo che faccio?”, Eduardo un po’ per sdrammatizzare un po’ perche’ e’ inconsapevolmete geniale, le rispose… “ e mo ti trovi una fidanzata!”, il siparietto si chiuse come nelle tipiche Sit Com, con risate reggistrate e i titoli di coda che scorrevano velocemete.
Pur essendo di una bellezza rara  per Miriam non fu semplice.  Uscire, conoscere nuove amiche, considerarsi una del giro, resettarsi in modalita’ lesbica, combattere i retaggi culturali e i blocchi dati da una  educazione di stampo cattolico...erano muri apparentemente invalicabili.

Ma!.....come succeede nelle fiabe  piu’ comuni, il narratore puo'  decidere per un salto temporale ….ed e’ quello che sto per fare.
 Sono passati tre anni, Miriam e Bianka, si sono conosciute per caso alla fermata dell'autobus, si sono amate da subito e.... si sono unite civilmente un mese fa, una cerimonia vera, che ha sancito e regolato i loro diritti e doveri  e dato corpo al loro proggeto di vita, Bianka e’ una docissima e inteligentissima donna ungherese, qualche mese fa ha avuto la risposta per un lavoro importante a New York, la Policy dell'azienda, dove Bianka lavora prevede che Miriam in quanto compagna, dopo una serie di permessi, che le permetteranno comunque di lavorare, avra’ diritto anche lei come Bianka alla green card.
E come ha detto Lilo a Stitch "Ohana significa famiglia, e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato."

...... E vissero a lungo, felici e contente !


Ps: il sogno di ogni italiano unito, sposato all'estero e' semplicemente quello di vedere riconosciuti i propri diritti nel paese che amiamo, con cui abbiamo un legame viscerale, anche se come ho detto,"Non sempre il posto dove nasciamo, sara’ lo stesso dove vivremo o moriremo".
 Che la politica italiana, inizi ad occuparsi della felicita' e della dignita' di tutti i suoi cittadini.... di tutti i suoi cittadini.